Breve Storia dell'Ateneo fiorentino
L'Ateneo fiorentino è uno dei più antichi e prestigiosi atenei italiani che oggi ospita circa 60.000 studenti dislocato nelle sue ben 12 facoltà.
Nel 1321 nasce a Firenze lo Studium Generale, quello che poi darà vita alla vera e propria Università, dove si insegnavano materie come Giurisprudenza, Medicina e Letteratura. In questo periodo molti studenti, divenuti famosi negli anni nelle loro discipline, diventarono addirittura insegnanti, come ad esempio Giovanni Boccaccio che venne incaricato di tenere alcune lezioni sulla Divina Commedia.
Nel 1349, dopo che lo Studium aveva cessato la sua attività per tre anni, fu fatto riaprire per ordine di Papa Clemente VI, il quale, tra le altre cose, stabilì che a Firenze sarebbe nata la prima facoltà di Teologia in Italia.
A seguito di questa innovazione, venne creata anche la prima cattedra di greco e vennero forniti materiali e attrezzature in modo tale da spronare la ricerca nel campo della medicina.
Un periodo abbastanza buio per lo Studium si ebbe sotto la guida della famiglia Medici, che con Lorenzo il Magnifico, vide nel 1473 il trasferimento della sede fiorentina alla nascente università pisana. Comunque, soprattutto grazie a Cosimi I dé Medici, nonostante la situazione precaria, crebbero di gran lunga le cattedre e si investì tanto, in particolare nei settori di ricerca della Medicina.
La situazione rimase tale fino all'Unità d'Italia. Nel 1859 il Granduca venne esiliato e tutti gli insegnamenti vennere unificati sotto l'Istituto di Studi Pratici e di Perfezionamento anche se bisognerà aspettare fino al 1923 per poter fregiare il nome di Università degli Studi di Firenze, che vige tutt'oggi.